Thymus
Il timo è una pianta erbacea e perenne appartenente alla famiglia delle Labiateo Lamiaceae. La pianta può raggiungere i 40-50cm di altezza ed è formata da un arbusto a fusto legnoso ramificato e compatto ricoperto di foglie sulla parte più esterna. Esistono moltissime varietà di timo differenti per aroma, colore e portamento e sono molto apprezzate sia in cucina sia come piante ornamentali per vasi, bordure e giardini.
Raccolta e conservazione
Tagliare le foglie e i rametti fioriti ed essiccarli in luogo ombroso e ventilato.
Sia le foglie che i fiori del timo si raccolgono con tutto il fusto che poi viene messo a seccare in un posto ombreggiato e ventilato per garantire una corretta essiccazione.
Contrariamente a quanto accade ad altre erbe (ad esempio al prezzemolo, all'aglio, basilico, ecc.) il timo con l'essicazione mantiene il suo aroma, anzi risulta più forte e concentrato, come accade anche a rosmarino e origano.
Proprietà terapeutiche e benefici
In cosmetica ha un elevato potere detergente: per chi soffre di acne, dopo il normale lavaggio, è utile fare un risciacquo con un infuso di timo.
Contro mal di gola, raffreddori e tosse si utilizza il suo infuso con l'aggiunta di un po’ di miele.
Per uso interno gli infusi di timo sono molto efficaci come calmanti della tosse e per problemi all'apparato digerente (diarrea e meteorismo), della bronchite, della pertosse e in caso di difficoltà digestive.
Per uso esterno l'infuso può essere usato per gargarismi, efficaci per le laringiti e le tonsilliti, come collutorio per l'igiene del cavo orale e per disinfettare piccole ferite.
Curiosità
Il Timo era noto già ai tempi degli Egizi che lo utilizzavano per le imbalsamazioni; gli antichi greci lo utilizzavano per la cura del corpo e lo bruciavano come incenso nei templi dedicati ai loro dei, perché lo consideravano una fonte di coraggio (in greco Thymos significa proprio coraggio). I soldati, prima di una guerra, si bagnavano in acqua di timo per infondersi vigore. Ma i Romani, essendo nota la sua proprietà antisettica, lo usavano per conservare le derrate alimentari.
Nel Medioevo si credeva che porre sotto i cuscini un ramo di timo facilitasse il sonno e tenesse lontano gli incubi; inoltre le dame erano solite donare ai propri cavalieri una sciarpa dove avevano ricamato un'ape che volava intorno ad un ramoscello di timo, come buon augurio.
Nel Rinascimento sembra che il timo cotto nel vino venisse utilizzato per gli asmatici e per curare le infezioni alla vescica, eliminare la tenia e guarire dagli avvelenamenti.
Il timo da sempre rappresenta la diligenza, l'operosità, l'amore duraturo. Questo è legato al fatto che il timo è strettamente legato alla api dalle quali è ricercatissimo.
Uso in cucina
I nostri consigli per ricette sane e gustose
In cucina le sue foglie vengono utilizzate per insaporire le carni, il pollame e i piatti di pesce. Rende più digeribili parecchi cibi, soprattutto carni e cacciagione che richiedono una lunga cottura. Esalta il gusto dei funghi e delle lumache. Il timo è utilizzato anche nella preparazione di sughi, ripieni, verdure, aceti, oli aromatici, vini digestivi, liquori d’erbe e tisane. Aggiunto alle carni conservate o alle salamoie rallenta la formazione delle muffe grazie alle sue proprietà aromatiche ed antisettiche.
L’infuso di timo è un ottimo succedaneo del te o del caffè.