Lavandula

La lavanda è una pianta molto rustica, perenne, sempreverde, di piccole dimensioni (raggiunge al massimo un'altezza di un metro). In estate produce moltissimi fiori, piccoli e fragranti, raggruppati in spighe. Esistono numerose varietà, la maggior parte delle quali resistenti al freddo, e vengono utilizzate in giardino, come siepi oppure a formare larghi cespugli. Volendo si può coltivare in vasi grandi, tenendo presente che è una pianta a crescita rapida.

Raccolta e conservazione

Tagliare i fiori in piena estate da utilizzare freschi o essiccati. Dopo la raccolta, che deve essere fatta raccogliendo l'infiorescenza con tutto il fusto, si fanno seccare in mazzi appesi a testa in giù, oppure si dispongono su un vassoio, e vanno messi in luoghi ventilati ed ombrosi, in quanto il sole scolorirebbe i fiori. Quando sono secchi si separa la spiga dal gambo e si conservano i fiori (che mantengono a lungo il loro profumo) in sacchetti di tela o in ciotole per profumare la casa.
I fiori freschi vengono invece utilizzati per estrarre gli oli essenziali.

Proprietà terapeutiche e benefici

La lavanda è utile contro il mal di testa causato da tensione, le coliche e l'irritabilità dei bambini, l'insonnia lieve.
Contro mal di testa, coliche, insonnia: versare una tazza di acqua calda su un cucchiaino di fiori di lavanda, lasciare in infusione per 10 minuti, quindi filtrare e bere all’occorrenza.
Utilizzare l’infuso di lavanda preparato come sopra indicato per detergere il viso.
Le inalazioni di infuso di lavanda calmano il raffreddore, la tosse e hanno un'azione positiva per chi ha problemi respiratori.
I risciacqui con infuso di lavanda hanno un'azione disinfettante per la bocca e sono rinfrescanti per l'alito.
L'infuso di lavanda viene usato nell'ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre che dare un profumo delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.

Curiosità

Il nome generico lavanda, con il quale siamo abituati a chiamare queste piante, deriva dal gerundio latino "lavare" (che deve essere lavato) per alludere al fatto che questa specie era molto utilizzata nell'antichità (soprattutto nel Medioevo) per detergere il corpo. I Greci e i Romani la amavano particolarmente: la adoperavano per bagni profumati e la spargevano inoltre sui pavimenti per allontanare gli insetti e deodorare gli ambienti.
La lavanda è stata ed è l'elemento base per la preparazione dei pot-pourri per profumare la casa fin dal lontano 1700.
La spiga è considerata un amuleto contro le disgrazie ed i demoni, e si dice che sia anche un talismano per portare prosperità e fecondità. La lavanda è anche il simbolo della virtù e della purezza dell'anima ed è l'essenza astrale del segno zodiacale dell'Ariete.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma, anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela o di mussola nei cassetti per profumare la biancheria.

Uso in cucina

I nostri consigli per ricette sane e gustose

Normalmente la lavanda è poco usata per scopi alimentari. Viene però usata per aromatizzare il vino bianco e l’aceto, per preparare gelatine, e per aromatizzare i dolci. I fiori inoltre si possono utilizzare per profumare lo zucchero nella preparazione di dolci e biscotti. Le foglie si possono impiegare per profumare l’agnello arrosto.
Molto particolare e profumato è il miele di lavanda, molto adatto per curare le affezioni broncopolmonari.