Hyssopus officinalis

L'issopo presenta diverse varietà, molto interessanti per i botanici. L'issopo è un'erba santa e virtuosa, venerata dai nostri antenati, essa cresce nei luoghi caldi, aridi e rocciosi. In Francia trova terreno fertile nella zona del Midi, delle Alpe, dei Pirenei e del Sud-ovest. Talvolta la si può trovare altrove in forme spontanea, su qualche muro bene esposto. L'issopo è una pianta perenne, aromatica, che vai dai 20 ai 60 cm di altezza, presenta uno stelo legnoso alla base, pieno di foglie e si erige in un piccolo cespuglio. Le foglie, da 1-5 cm, sono generalmente verdi, talvolta di un colore biancastro.
I fiori presentano una forma a corolla e misurano dai 7 ai 12 cm, sono di un colore blu scuro (raramente rosa o bianchi), si riuniscono in piccoli bouquet compatti posizionati tutti dalla stessa parte della spiga, che a loro volta formano un nuovo bouquet con le altre spighe della pianta.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le estremità fiorite preferibilmente a inizio fioritura e seccarle in un luogo secco. Durante l'essiccazione il profumo della pianta si affievolisce ma le sue virtù rimangono invariate per molto tempo a condizione che la si conservi al riparo dal vento e dall'umidità. Il modo di assorbimento più semplice è un'infusione a 5-8 g in un litro d'acqua bollente (lasciare in infusione per ¼ d'ora; 2 o 3 tazze al giorno, zuccherati al miele) o lo sciroppo: fare marinare per 1 h 100 g di issopo in un litro d'acqua bollente; aggiungere 1 Kg e 600 g di zucchero: prenderne 5 cucchiai al giorno.

Proprietà terapeutiche e benefici

Da questa pianta è possibile ottenere, tramite distillazione, un olio essenziale che agisce sui centri nervosi; secondo Cadéac e Meunier (1891) e Caujolle (1945), può talvolta causare vere crisi d'epilessia. Le preparazioni medicinali comuni contengono un tasso di essenza troppo basso per provocare effetti così gravi, ma le persone nervose devono comunque usare questa essenza con moderazione e accompagnarla con lavanda, biancospino o altri antispasmodici vegetali.
A parte questo, l'issopo è uno dei semplici più efficaci contro l'infiammazione dei bronchi, dopo lo stato d'irritazione, quando è il momento di fluidificare le secrezioni che ingombrano le vie respiratorie (non utilizzare l'issopo contro la tosse secca con sensazione di bruciore; preferire in questo caso la marruba e altri rimedi contro la tosse come l'edera, la tussilago farfara, la malva, l'altea o l'enula campana).
La pianta, a traverso il suo tratto aromatico, agisce sia sulle mucose sia sui centri nervosi della respirazione, che ne risulta altamente facilitata.
L'issopo si utilizza, come il rosmarino, nei bagni tonificanti. Usato per i gargarismi, aiuta a far passare il mal di testa e le tonsilliti. Il suo decotto è particolarmente anti-ecchimotico: guarisce in maniera immediata dalle contusioni violente (come per esempio i calci dei cavalli). Simon Pauli consigliava l'issopo contro le contusioni interne tra l'iride e la cornea; Chomel e Cazin hanno potuto vedere i successi dell'issopo in questo frangente e contro le ecchimosi delle palpebre. In questo caso utilizzare dei piccoli sacchetti di garza ripieni di issopo tritato e messo in infusione nell'acqua, che verrà applicato sulle palpebre. E' un rimedio preferibile all'arnica che può irritare gravemente le mucose. Il decotto, inoltre è cicatrizzante.

Curiosità

L'issopo è anche conosciuto come erba profumata. Esistono diversi tipi di Issopo coltivati: robusti, con i fiori blu, rosa o bianchi, che sono interessanti per la decorazione e l'apicultura. Per un uso medicinale e culinario, le specie selvagge delle montagne sono da preferire.

Uso in cucina

I nostri consigli per ricette sane e gustose

L’issopo, dal profumo molto forte nella forma coltivata ma fine e inebriante sugli altipiani, non è più utilizzato nella cucina moderna; tuttavia l’issopo resta un buon condimento per la carne, i paté, le insalate (in polvere), i farinacei, sempre che venga usato con moderazione. Le infusioni d’issopo, se leggere, sono eccellenti e digestive.

Avvertenze
Questa pianta può causare effetti collaterali. E’ pertanto necessario consultare il medico prima di utilizzarla.