Foeniculum vulgare
Raccolta e conservazione
Del finocchio selvatico si possono consumare sia i frutti (o semi) raccolti a completa maturazione della pianta alla fine del periodo estivo e lasciati essiccare, sia le giovani foglie, consumate fresche comprensive del tenero gambo, raccolte durante tutto il periodo vegetativo.
Proprietà terapeutiche e benefici
Il finocchio, in particolare la tisana ottenuta dall'infusione dei semi, è molto ed apprezzata per le proprietà digestive e per la capacità di combattere il gonfiore addominale e l'aerofagia.
Oltre a queste sono numerose le proprietà officinali della pianta del finocchio tra le quali citiamo quelle diuretiche, antiemetiche (antagonista di nausea e vomito) ed antinfiammatorie.
Curiosità
Nella lingua italiana è in uso l'espressione ‘lasciarsi infinocchiare', cioè farsi imbrogliare, derivante dall'abitudine diffusa già nelle osterie del ‘700 di offrire semi di finocchio oppure pietanze aromatizzate con i semi come ad esempio il salame o il pane, con lo scopo di ingannare il gusto del cliente e rendere gradevole un vino di scarsa qualità. I semi di finocchio, in effetti, contengono oli essenziali dal sapore molto intenso capaci di confondere la percezione del gusto e rendere accettabili vini addirittura prossimi all'acetificazione.
Uso in cucina
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