Artemisia dracunculus

Il dragoncello (Artemisia dracunculus), anche conosciuto come estragone o erba dragona, è una pianta erbacea perenne.

Raccolta e conservazione

Staccare le foglie da utilizzare fresche durante tutta la stagione di crescita oppure fare essiccare in luogo fresco e asciutto, anche se l'essiccamento altera notevolmente il sapore del dragoncello. Infatti, sono da preferire le foglie congelate a quelle essiccate.

Un buon consiglio per conservare le foglie di dragoncello e tenerle a portata di mano è quello di tritarle e congelarle versandole nei contenitori per il ghiaccio e coprendole d'acqua.
All’inizio della primavera staccare foglioline e steli freschi per realizzare dell’aceto di dragoncello.

Proprietà terapeutiche e benefici

Il dragoncello è una spezia dalle spiccate proprietà digestive: un infuso di foglie preso dopo i pasti favorisce la digestione e l'eliminazione di gonfiori addominali.

Questa pianta è anche un antisettico naturale, utile contro il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale. Già al tempo dei Greci si masticavano foglie di dragoncello per alleviare il mal di denti.
Il sapore del dragoncello è pungente e aromatico, a metà tra il sale e il pepe, per questo possiamo considerarlo un ottimo esaltatore di sapidità naturale, utile per chi non può assumere sale per motivi di salute. Favorisce inoltre la depurazione dell'organismo stimolando la diuresi e combatte l'inappetenza.

Curiosità

Si crede che questa pianta sia stata chiamata Artemisia in onore di Diana Artemide, dalla quale le derivava la proprietà di ristabilire il flusso mestruale, e dracunculus (piccolo drago) perché la forma del cespuglio potrebbe ricordare questo mitico animale oppure per la fama che ha questa pianta di guarire dai morsi di serpenti velenosi.

Il dragoncello venne conosciuto ed apprezzato dagli Arabi e si diffuse in Occidente in seguito alle Crociate.
Considerato da tutti un'erba aromatica legata alla cucina francese, il dragoncello solo da poco tempo è entrato in uso anche in altri Paesi.

Uso in cucina

I nostri consigli per ricette sane e gustose

Il dragoncello ha un sapore aromatico, pungente e un po’ amaro, con alcune note di menta e sedano. L’uso di questa spezia è molto comune nella cucina francese, mentre in Italia è caratteristico di alcune ricette toscane.
Il dragoncello è molto indicato per insaporire uova, carne, pesce, frutti di mare e diverse verdure come patate, pomodori, asparagi e cipolle.
Le foglie fresche sono perfette da aggiungere alle insalate o per la preparazione di salse, tra le quali la salsa bernese, la salsa tartara e la salsa al dragoncello, rivendicata dai senesi, fatta con le foglie della spezia amalgamate ad aglio e mollica di pane e inzuppate in aceto e olio d’oliva.
Con il dragoncello è possibile aromatizzare burro e aceto creando condimenti speziati per dare un tocco originale a qualsiasi ricetta.
Altro uso sfizioso di questa spezia delicatamente pepata è quello di lavorare le foglie con formaggio fresco o panna e utilizzare il composto per farcire tramezzini da arricchire poi con tonno, prosciutto o uova.