Lepidium sativum

Il crescione o crescione inglese detto anche agretto, è una pianta annuale originaria dell'Asia Minore e dell'Africa settentrionale, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Crocifere. Alta in genere tra i 30 e i 40 cm è composta da steli lunghi e sottili, foglie di diverse forme a seconda delle numerose varietà e infiorescenze di colore bianco.

Raccolta e conservazione

La raccolta va generalmente prima e durante il periodo di fioritura (da maggio a giugno). Si predilige in generale utilizzare le foglie più giovani ed ancora tenere per consumarle allo stato fresco perché, una volta essiccato, perde gran parte delle sue proprietà.

Grazie alla rapidità del suo periodo vegetativo si può facilmente coltivare anche in spazi ristretti come cassette o vasi poco profondi, per questo motivo può essere una coltura indicata per orti urbani o colture da terrazzo.

Proprietà terapeutiche e benefici

Conosciuto e apprezzato fin dall'antichità il crescione presenta un alta concentrazione di vitamine e sali minareli, vanta proprietà depurative e disintossicanti e, nella medicina naturale, è spesso consigliato ai fumatori o a chi è esposto allo smog.

Curiosità

Presso gli antichi romani era credenza popolare ritenere che il crescione avesse la capacità di restituire il senno ai pazzi e pertanto era di uso comune l'espressione “mangia un po' d'agretto” per bollare o denigrare comportamenti folli.

Uso in cucina

I nostri consigli per ricette sane e gustose

Il crescione ha un sapore aromatico e particolare, richiama vagamente quello della senape. In cucina è utilizzato esclusivamente fresco, per insaporire insalate, per arricchire frittate o torte verdi nonché per la realizzazione di salse aromatiche per l’accompagnamento di carne o pesce.

Questa pianta dà il nome ad un piatto tipico della cucina regionale italiana, il “crescione” romagnolo, ovvero una variante della piadina farcita, in origine, con un ripieno verde a base di crescione.