Coriandrum sativum
Esistono molte storie inerenti al coriandolo e al suo nome scientifico coriandrum sativum. La più vecchia testimonianza scritta dell'uso del coriandolo è un papiro del 1550 a.C. in cui si legge la lista delle piante medicinali utilizzate dagli egiziani. Si trovano altre tracce sulle tombe dei faraoni come per esempio Toutankhamon.
In Europa, il coriandolo è utilizzato sin dall'antichità come pianta medicinale e aromatica. Come per molte altre spezie, sono stati i Romani ad averla introdotta in Europa. Essi se ne servirono per le sue proprietà conservative per conservare la carne.
Il suo nome deriva dal greco e significa « marito della cimice », a causa dell'odore forte delle foglie fresche e dei grani ancora verdi, che possono talvolta disturbare.
Carlomagno, ordinò che esso fosse utilizzato in tutte le fattorie imperiali per le sue virtù battericide. Nel Medioevo era usanza gettare un pugno di prezzemolo arabo nel fuoco per allontanare gli spiriti cattivi. La profumazione del coriandolo è molto famosa, come può essere quello di Coco di Chanel o dell' Eau d'Hermès.
Raccolta e conservazione
Se si desidera consumarlo fresco, è necessario tagliare i gambi del coriandolo vicino la base del mazzo al momento del bisogno.
Per farle essiccare, le foglie del coriandolo vanno conservate. Tagliate le foglie, poi mettetele su un foglio di giornale, evitando di esporle in pieno sole. Quando le foglie saranno secche, mettetele in dei sacchetti di carta o in contenitori di vetro.
I fiori bianchi a raggio del coriandolo lasciano il posto a piccoli semi rotondi utilizzati in cucina come condimento.
Raccogliete i semi preferibilmente al mattino, non appena questi arrivano a maturazione e sprigionano leggermente il loro profumo.
Fateli seccare sulla carta di giornale, in un luogo aerato, al riparo dal sole. Potrete in seguito conservarli in contenitori di vetro o in sacchetti di carta. E' inoltre possibile mettere i semi sott'aceto. In questo caso non devono essere fatti seccare.
Proprietà terapeutiche e benefici
Ecco qualche buona ragione, oltre alle sue proprietà gustative, per comprare il coriandolo.
Il coriandolo possiede proprietà tonificanti, digestive, antisettiche e stimolanti (contro gli stati di affaticamento). E' efficace in caso di cattiva digestione, contro i reumatismi, gli spasmi e le vertigini.
Sarebbe inoltre afrodisiaco.
Uso in cucina
I nostri consigli per ricette sane e gustose
Il prezzemolo cinese è utilizzato per profumare i contenitori del cetriolo, i liquori e gli oli d’oliva. Può anche essere aggiunto all’olio d’oliva speziato.
Macinato e associato ai semi di pepe, il coriandolo fa parte delle composizioni di base delle polveri o delle paste di curry, oppure è utilizzato per la pietanza del taijine, per le salsicce o le terrine.
La profumazione del coriandolo è leggermente aranciata.
In Algeria, sugli altopiani, i semi del coriandolo sono macinati e mischiati a una preparazione d’aglio che forma una polvere dall’odore forte (koussbor oua thoum, coriandolo e aglio). Questa polvere è utilizzata nella preparazione di numerosi piatti come ad esempio il couscous.
Questa spezia è utilizzata per insaporire i piatti di pesce, le grigliate, le patate, le zuppe, il riso, le melanzane e le insalate (d’altronde fa parte di tutti i condimenti misti per le insalate).
E’ una delle spezie che si miscela meglio con le altre spezie, ragione per cui la si ritrova nella maggior parte dei condimenti mix.
Se giocate all’alchimista perciò, non esitate a utilizzare questa spezia!
Non esistono controindicazioni che riguardano il suo uso, che va dagli antipasti al dolce.
Può anche essere utilizzato per infusioni o thé, che verranno profumati al punto giusto.
Se amate i sapori dolci, il suo utilizzo invaderà tutta la vostra cucina!