La pianta, fortemente aromatica, è utilizzata nelle cucine italiana e asiatiche. I primi testi che parlano del basilico in cucina si trovano però solo dalla fine del XVIII secolo.
Il basilico deve essere utilizzato fresco e aggiunto alle pietanze all’ultimo momento: la cottura infatti ne attenua velocemente il sapore fino a neutralizzarlo, lasciando poco del suo profumo.
Il basilico è difficile da abbinare ad altre erbe aromatiche. Si usa per le insalate, con pomodori maturi, con le verdure (zucchine, melanzane, peperoni, etc.) l’aglio, i frutti di mare, il pesce (triglia), le uova strapazzate, le frittate, il pollo, il coniglio, l’anatra, le insalate di riso, le zuppe, la pasta e per le salse di pomodoro.
Insieme a formaggio, pinoli, aglio e olio di oliva, è l’ingrediente base del pesto genovese, la salsa tipica della cucina ligure.
Nella cucina asiatica, specialmente a Taiwan, si usa frequentemente nelle zuppe. Le foglie intere accompagnano il pollo fritto o vengono usate per insaporire latte e creme.