Anethum graveolens

Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae caratterizzata da un infiorescenza tipica composta da piccoli fiori disposti a forma di ombrello, ha un aspetto ed un portamento molto simile al finocchietto selvatico, appartenente alla medesima famiglia. Questa specie di origine asiatica si è successivamente diffusa nell'Europa meridionale è presente, spontanea, nella penisola italiana, in particolare nelle regioni adriatiche, dove cresce nei terreni incolti e negli orti al di sotto dei 600m di altitudine.

Raccolta e conservazione

È generalmente considerata un pianta robusta e pertanto di facile coltivazione. Resiste a climi più rigidi rispetto al finocchietto ma patisce un ambiente eccessivamente caldo e arido. Si può seminare sia in primavera sia in autunno con raccolta delle foglie a partire già da un mese dopo la semina. Si preferisce utilizzare le foglie fresche ma si possono conservare sia secche sia congelate senza perdere troppo del loro aroma. Oltre alle foglie sono apprezzati anche i semi essiccati raccolti dalla pianta matura.

Proprietà terapeutiche e benefici

L'aneto ha blandi effetti benefici per lo stomaco per le sue proprietà digestive, carminative, antispasmodiche, diuretiche, anti-infiammatorie, calmanti e preparatorie per il sonno. Per sfruttare tali proprietà è consigliato il metodo dell'infusione, in particolare dei semi.

Curiosità

L'aneto fu a lungo conosciuta come “erba di Dioscoride” dal nome del medico greco del I secolo che ne prescriveva l'utilizzo, inoltre, nell'antica Grecia, si riteneva che stringendo un ramo di aneto si potessero prevenire gli attacchi epilettici.

Uso in cucina

I nostri consigli per ricette sane e gustose

Aroma diffusissimo in cucina, particolarmente apprezzato nella tradizione culinaria del nord Europa in particolare in abbinamento a piatti a base di pesce ma anche per insaporire la maionese o altre salse. Ha un sapore caratteristico e deciso, facilmente riconoscibile, indispensabile in abbinamento con aringhe, salmone o merluzzo nelle varie ricette dei paesi che si affacciano sul mar baltico.